La motonave Panagiotis era una nave da carico utilizzata dai contrabbandieri salpata nel 1980 dalle coste della Turchia con un carico di siga, destinate alla vendita sul mercato nero. Non avendo le carte in regola, una sera dell’ottobre di quell’anno l’equipaggio era tallonato dalla Guardia costiera greca e date le condizioni atmosferiche avverse, decise di fermarsi in prossimità della cala, nella speranza che la zona riparata e l’oscurità notturna potessero proteggere il mercantile.
La mattina seguente la nave si era arenata in una secca di quel fondale e in breve tempo la risacca creata dal relitto, accumulando materiale sabbioso, ha creato una spiaggia bianchissima; da allora l’insenatura è diventata un’attrazione turistica.
Gli abitanti del luogo ricordano che per giorni, in seguito al naufragio, nel mare circostante si potevano trovare numerose stecche e pacchetti di siga provenienti dalla stiva del relitto.